Food Safety Culture: un elemento essenziale per garantire l’igiene degli alimenti e per portare benefici in azienda
La cultura della sicurezza alimentare può essere definita come l’insieme degli atteggiamenti, valori e convinzioni sulla sicurezza alimentare, condivisi da un gruppo di persone.
Gli esperti di settore prima e il legislatore poi, hanno finalmente realizzato che il fattore umano è il primo elemento su cui lavorare se si vuole ridurre la variabilità di processo e che si deve avere una cultura unica e condivisa per quello che attiene il valore della sicurezza alimentare.
Le persone impiegate in un’azienda alimentare (e non solo) tendono a sviluppare comportamenti basati ciascuno sulla propria esperienza personale o di lavoro. Il risultato è spesso in contrasto con il fine ultimo della azienda stessa, che è produrre alimenti idonei dal punto di vista della sicurezza alimentare.
Accade, così, che un turno lavori diversamente dall’altro, o che un operatore sviluppi comportamenti autonomi e non consoni al risultato.
In sostanza, ciascun operatore, può avere atteggiamenti o comportamenti diversi da quelli che dovrebbero essere i requisiti idonei, per una serie di retaggi, credenze, circostanze fortuite, con un impatto negativo sulla sicurezza alimentare dei prodotti.
Questi comportamenti non sono né supportati da evidenze oggettive, né validati a livello aziendale, ma semplicemente attuati sulla base di quanto ritiene un singolo operatore e, a volte, l’azienda non ne è nemmeno consapevole.
Le conseguenze sono molto pericolose, a volte drammatiche.
Gli studi hanno infatti rilevato che le aziende che non monitorano o non dispongono di processi per migliorare la cultura della sicurezza alimentare ottengono risultati scadenti in una serie di aree di loro competenza.
In primo luogo, l’Institute of Food Science and Technology (inglese) ha scoperto che una scarsa cultura della sicurezza alimentare può influire sul costo della fornitura di alimenti di qualità ai clienti, pari a una potenziale perdita, nelle vendite, del 22,5%.
In secondo luogo, la maggior parte dei problemi di sicurezza igienica a carico degli alimenti, discende da errori o pratiche scorrette da parte di chi manipola il cibo.
In terzo luogo, le stime economiche dei danni dovuti a ritiri e richiami, senza contare i danni di immagine o le perdite dovute alle mancate vendite, sono veramente ingenti.
La riduzione di questi errori può essere aiutata monitorando e accrescendo la cultura aziendale in materia di sicurezza degli alimenti. Una valutazione della sicurezza alimentare può aiutare a mitigare e a prevenire il verificarsi di questi potenziali effetti negativi sull’attività.
Abbiamo visto le conseguenze negative della mancanza di una corretta valutazione e applicazione della sicurezza alimentare in azienda. Invece, quali sono i potenziali vantaggi?
1. CONFORMITÀ ALLA LEGGE VIGENTE E ALLE NORMATIVE VOLONTARIE DI SETTORE
La creazione, condivisione, validazione e verifica della cultura della sicurezza alimentare, viene ora richiesta dalla legge (Regolamento Europeo 382/2021 che integra il Reg. UE 852/2004).
E il rispetto della legge è un prerequisito per le aziende alimentari che sono certificate con norme volontarie, quali, ad esempio, ISO 9001 o ISO 22000 e non solo.
Inoltre, le norme volontarie quali IFS Food e BRC food, prevedono un intero paragrafo dedicato alla Food Safety Culture e su come deve essere implementata mantenuta e verificata.
2. RIDUZIONE DELLE NON CONFORMITÀ
La valutazione dell’efficacia della cultura della sicurezza alimentare e della sua diffusione in azienda contribuisce a ridurre le non conformità.
La ragione di questo? La condivisione dei valori di sicurezza alimentare aiuta a raggiungere migliori performance per l’igiene dei prodotti.
3. VANTAGGI PER LE PRESTAZIONI AZIENDALI
Una valutazione, definizione, diffusione della cultura della sicurezza alimentare aiuterà a soddisfare i requisiti normativi e a soddisfare i requisiti degli standard internazionali richiesti dagli stakeholders in tema Food Safety.
Ma migliorerà anche i profitti riducendo gli incidenti dovuti ad errori umani in materia di qualità dei prodotti e, conseguentemente, i ritiri-richiami.
Pertanto, una valutazione della cultura della sicurezza alimentare è un modo ovvio per ridurre questi tipi di perdite e migliorare le prestazioni finanziarie.
LA CULTURA DELLA SICUREZZA ALIMENTARE AVVANTAGGIA TUTTI
È chiaro che una valutazione della cultura della sicurezza alimentare può aiutare a migliorare le prestazioni aziendali, riducendone la variabilità di processo e le non conformità.
Il concetto di cultura della sicurezza alimentare, introdotto dalle norme volontarie quali ad esempio il BRC Food issue 8 e IFS Food issue 7, è stato poi finalmente inglobato come requisito di legge nel Regolamento UE 382/2021, che integra il Regolamento UE 852/2004.
In conclusione, una valutazione della cultura della sicurezza alimentare aiuterà a sviluppare un clima di fiducia e onestà all’interno dell’azienda. I dipendenti si sentiranno più sicuri che la direzione prenda sul serio i problemi e che le loro voci vengano ascoltate.